17/09/2018
Dopo 4 turni c’è già aria di crisi per alcuni club. Innanzitutto ci siamo tolti un gran peso: Cristiano Ronaldo ha finalmente realizzato il suo primo gol in campionato. Non solo, il fuoriclasse portoghese si è addirittura reso protagonista di una doppietta. In attesa di raccontare e celebrare le prossime prodezze dell’attaccante, il ritorno dopo la sosta mette in evidenza le preoccupanti difficoltà di Roma e Inter.
Le due squadre stentano a prendere forma, sono già ampiamente attardate in classifica e i rispettivi allenatori appaiono in preda alla confusione. Il quadro, anche alla luce dei prossimi impegni di Champions League, non è affatto incoraggiante. Di Francesco e Spalletti continuano a stupire nelle scelte di formazione e nei cambi di modulo. Il primo, avanti due a zero con il 4-3-3, toglie Pellegrini per De Rossi, riproponendo il tandem con Nzonzi: la squadra evapora e subisce la rimonta.
Il secondo schiera titolare chi come Candreva sembrava un intruso all’interno della rosa, mette Keita a fare il centravanti, poi butta nella mischia Icardi e Politano lasciati in panchina. Le due squadre vanno a intermittenza, si smarriscono nel mezzo delle partite, non hanno identità. Colpa soltanto degli allenatori o la campagna acquisti delle due società è stata sbagliata e/o incompleta?
Dopo quattro gare, la Roma sembra aver indebolito la squadra, l’Inter non aver colmato le lacune principali: un regista e un’alternativa a Icardi. Alibi importanti che non giustificano prestazioni così deludenti. I ltempo per recuperare c’è, a patto che le idee tornino chiare e le ambizioni siano supportate da vera determinazione e non da ingiustificata presunzione.