C’è una statistica che la dice lunga sull’unicità di un uomo come Fabio Capello: esclusa la Spal, il tecnico friulano ha allenato tutte le squadre italiane di club di cui è stato calciatore: Milan, Roma e Juventus.
È una storia curiosa, quasi da film, la sua. Dopo una carriera che lo aveva consacrato come un calciatore intelligente, dotato di grande visione di gioco e in grado di mettere ordine a centrocampo, restò nell’ambito calcistico dopo la fine della sua carriera da giocatore. Ricominciò come dirigente/telecronista a Telemontecarlo in occasione dei mondiali del 1986, dentro di sé stava già progettando, sognando e lavorando per diventare un grande allenatore.
Per verificare se l’impegno abbia dato i frutti sperati basta guardare il suo palmares da allenatore: se vi parlo di cinque Scudetti, quattro Supercoppe italiane, una Champions League e una Supercoppa Europea vi parlo solo in parte dei suoi successi, ai quali si aggiungono diversi trofei individuali come tre Panchine d’Oro, un Premio alla Carriera e l’inserimento nella Hall Of Fame del calcio italiano.
L’identikit di “Don Fabio“, come lo chiamavano i giornalisti spagnoli ai tempi del Real Madrid, è completo: non vi resta che guardare la seconda puntata di #AllenatoriNelPallone per scoprire il resto della storia di uno degli allenatori italiani più iconici di sempre.
Buona visione!
Di questo e altro ancora ho raccontato nella puntata di oggi, la seconda puntata di #AllenatoriNelPallone. Questo è il video completo, pubblicato anche nel mio canale YouTube.
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