09/09/2019
Il Mondiale degli Stati Uniti del ‘94 è uno dei ricordi più belli e più intensi che ho della mia carriera professionale. Tra i tanti episodi e tra le tante cose che mi sono accadute in compagnia di Giacomo Bulgarelli in quel mese vissuto insieme in giro per l’America, ne racconto uno particolare accaduto a Pasadena.
L’episodio di cui vi parlo oggi è emblematico rispetto a quello che si viveva lì negli Stati Uniti in quel periodo e forse restituisce una giustificazione a ciò che disse Sacchi e cioè di quanto fosse importante e variabile la condizione atmosferica: da una parte dell’America c’era un gran caldo e dall’altra c’erano temperature più miti.
Voglio raccontarvi quanto accadde nell’ottavo di finale a Pasadena al Rose Bowl Stadium. Giocavano Argentina contro Romania. L’Argentina aveva cercato di assorbire il trauma dell’espulsione di Maradona a seguito dei controlli antidoping al termine della partita contro la Grecia, ma in vera difficoltà erano i telecronisti. Immaginate lo stadio, grandissimo con una tribuna riservata per le telecronache, non coperta: c’erano un sole e un caldo che spaccava le pietre.
Cosa successe durante quella partita a Pasadena?
Ascoltate il resto del racconto o attraverso il video o attraverso il Podcast per scoprirlo!
Non vi svelo di più. Guardate il video e ripercorrete con me quel ricordo!
Preferite il Podcast?
Qui trovate la puntata dove vi racconto la mia storia:
Che musica ho scelto come colonna sonora di questo ricordo?
“Seven Seconds” di Neneh Cherry feat. Youssou N’Dour.
La playlist che la contiene è Sport Stories OVERSEAS e la trovate nel mio canale Spotify