Dopo il debordante fiume di parole, auguriamoci una concreta presa di coscienza delle autorità preposte affinché, una volta per tutte, vengano assunte misure concrete ed efficaci. Il calcio è vittima di violenza e razzismo perché è il miglior teatro e amplificatore possibile del malessere che vive la nostra società. Il calcio va aiutato e salvaguardato, al suo interno deve però combattere, storture, dichiarazioni e atteggiamenti, quelli sì, che possono incidere e fungere da pretesto alla violenza e alla protesta. Anche per questo, fatto salvo che sbagliare è umano, figuriamoci per gli arbitri, sarebbe cosa buona e giusta che i direttori di gara approfittassero della pausa per condividere una linea chiara e precisa su come utilizzare il Var, e come valutare i falli di mano in area di rigore.
Altrimenti non è più calcio, diventa un altro sport. Se la Juventus ha chiuso il girone d’andata con il record di punti, mentre Napoli e Inter hanno consolidato le loro posizioni, la lotta per l’ultimo posto Champions è più che mai serrata.
Sarà questo il tema più avvincente del girone di ritorno. La Lazio, contrariata dall’arbitraggio di Irrati, è quarta, ma insidiata da un folto numero di squadre. Rassicurata dal ritorno di Milinkovic, dovrà comunque guardarsi le spalle, conscia che la ripresa, affrontando Napoli e Juventus, sarà tutta in salita. Tra le aspiranti alla quarta piazza torna a candidarsi con prepotenza la Roma. Di Francesco sta ritrovando non solo risultati, ma prestazioni convincenti di squadra e singoli. Con il ritorno di alcuni protagonisti il futuro si delinea più roseo.