Il campionato ha calato il sipario regalandoci negli ultimi 90 minuti un concentrato di emozioni.
Alla fine nessun colpo di scena: Atalanta ed Inter in Champions, l’Empoli in Serie B. I sentimenti di gioia e rabbia, delusione e rimpianto si sono intrecciati tra loro sorvolando l’Italia, da Milano a Ferrara passando per Reggio Emilia e Firenze, arrivando fino a Roma.
All’Olimpico la tempesta del cuore con l’addio commosso e lacerante all’amato simbolo De Rossi, la contestazione a Pallotta, le lacrime di Ranieri e i fischi a Dzeko. Sarà un estate complicata per la Roma, così come interessante e imprevedibile sarà il calciomercato dei calciatori e soprattutto degli allenatori.
Dalla Juve alla Lazio, dalla Roma al Milan, passando per l’Atalanta e l’Inter, il puzzle delle panchine è tutto da completare, non si escludono i colpi di scena e altri addii inaspettati.
Se le panchine sono girevoli, non meno mutevoli appaiano gli scenari di molti club. Le ambizioni e le potenzialità economiche non sempre coincidono. Raggiungere o quantomeno avvicinarsi alla Juventus si è rivelato un compito impossibile per ben otto anni.
Potrebbe riprovarci il Napoli e tentarlo fortemente l’Inter. Le due romane hanno situazioni molto diverse tra loro. La Lazio, vinta la Coppa Italia, avrebbe bisogno di maggiori investimenti tecnici per essere più competitiva; la Roma, dopo la deludente stagione, ha un futuro indecifrabile con l’ennesima rifondazione.